- Ad ogni passo
"Come voleva Majakovskij, "dobbiamo strappare gioie ai giorni futuri". Qui gli strappiamo la migliore, scrivendo una lettera al figlio che speriamo di avere".
Ad ogni passo
Nella mano ho una matita che danza, scrive parole che non sa pronunciare,
le mette in ordine su un foglio che avanza per non farle scappare.
Prima del giorno in cui potrai camminare saprai giа molto di quest'uomo normale,
delle sue braccia tese verso qualcosa che non riesce a toccare.
- Il Sogno
Il Sogno
Quando l'angelo arrivт, il ragazzo ancora dormiva.
Non lo svegliт.
Si tolse le ali. Poi si distese, adagio, accanto al ragazzo.
Chiuse gli occhi, e in silenzio, ascoltт il sogno.
Il ragazzo sognava tanto forte che dagli occhi dell'angelo
uscirono due lacrime, di sangue.
- Il testamento di Neri
"Neri, al secolo Luigi Canali, Capitano della 52esima Brigata Garibaldi, accusato di un tradimento mai compiuto, venne giustiziato nei primi giorni del maggio 1945, con la colpa, questa reale, di aver bramato, piщ che il Potere, l'Amore per un Ideale".
Il testamento di Neri
A Giuda che mi baciт in fronte prima di darmi il coltello nel petto,
di avere fatto un errore lascio l'eterno struggente sospetto.
Ai figli di una giustizia che ha sempre nascosto la mano del boia,
lascio l'amara incombenza di riconoscersi figli di troia.
- L'Oltretorrente
"L'Oltretorrente, quartiere di Parma, cercт di fermare l'avanzata della marcia su Roma. Massaie e bottegai, dottori e operai, combatterono, senza indietreggiare di un solo passo, una battaglia che non avrebbero mai potuto vincere".
L'Oltretorrente
Se anche stanotte durasse cent'anni
staremo svegli abbracciandoci al buio,
il nemico è alle porte della nostra cittа.
- L'ultima Intifada
Le lacrime solcano visi stanchi e segnati dal tempo,
che scivolano le paure, come le lacrime solcano visi stanchi e segnati dal tempo,
che sembra disegnare croci sulle fronti
le speranze si fanno sabbia tra le dita,
e scialli intrisi del sapore della guerra nascondono la fragile madre,
rassegnata, ormai, nel vedere scomparire il figlio
risucchiato dal proprio gesto.
Nel raccoglierlo da terra gli da’ l’ultimo saluto ed un cenno della mano sul capo,
- L'ultimo minuto di Gianna
Nell'ultimo minuto della sua vita, la staffetta Gianna, al secolo Giuseppina Tuissi, cosм parlт al suo assassino. O almeno, cosм lo abbiamo immaginato. Con la speranza che la Storia renda Giustizia a chi и stato derubato della Gloria, ma non dell'Amore."
L'ultimo minuto di Gianna
Prima che fossi in difetto, per quanto consta a Vossia, di aver fatto del silenzio la mia sola compagnia,
avevo pelle bianca come il cielo di Natale e non lividi grandi e scuri come il temporale.
E' tanto evidente anche a chi non vuol capire che al mulo si dan botte solo se non vuol partire;
и cosм che han preso a calci questa donna silenziosa, fiera come una bandiera, fragile come una rosa.
- Spalle al muro
"Gli stessi che alla caduta del muro di Berlino si riempirono la bocca con elogi alla fratellanza universale, ora vedono nel muro in Palestina un prestigioso strumento di sicurezza. Per noi resta solo una gabbia."
Spalle al muro
Che strano sapore ha sulle labbra il sangue che lascia un pugno in faccia, sapore di sconfitta,
di una storia giа scritta, del muro che non c'era e ora ti abbraccia.
Che strano sapore ha questa rabbia, il sapore amaro di una gabbia di ferro e di cemento,
ogni giorno и un lamento che mischia amore, odio, sangue e sabbia.
- Vecchio amico
"Con voi vicini siamo un fiume in piena, tanto forte da scorrere anche in salita. Grazie di tutto."
Vecchio Amico
Vecchio amico, riempiti il bicchiere
che troviamo un buon motivo per brindare,
deve ancora nascere chi ci farа tacere, la brigata ha ancora voglia di cantare.
Ho la bocca piena di parole,
- Vi odio
"Cos'altro dire agli alienati che rimpiangono il Ventennio? "
Vi odio
Dalle latrine della Storia vedo riemergere frammenti di vergogna,
la gente che non ha memoria li guarda e tace mentre a me giа manca l'aria.
Del vostro Impero senza gloria che cosa resta se non la nostra vittoria?