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Nel mondo incerto delle cose umane non c’è legge che non bruci,
idoli e fantasmi da sconvolgere e scacciare!
Pensa al cielo, all’odio, agli oceani ed alle stelle,
ai re, agli insetti, alle menzogne del mondo…

La tua mente chiara e ferma, un culto senza fede,
sii radioso come il sole nel Giorno del Ritorno…

Caffè nero, un cielo di cenere
Sara tira le tende sintetiche
La neve ricopre la strada gelata
E' giunto il momento, l'attesa è bastata
Neve scende sopra le case
Sara si china, raccoglie la borsa
Chiude la porta, un giro di chiavi
Tutto è silenzio

La città è uno specchio opaco,
un gesto veloce sul vetro appannato.
Gelate le querce nel fondo del parco,
scheletri fermi in un eterno presente,
testimoni muti della vita che fluisce,
"vedrai che questo inverno passerà..."

Lisa ha qualcosa che non va,

Soldati zombie coi fucili spianati
L'odio nutre l'odio e lacera i ricordi
Lei affronta il suo futuro con del piombo nel fucile
Per la festa che si apre in onore degli insetti
Che succhiano il sangue del popolo impotente

Patricia ama il cobra a sette teste!

Corde strette ai polsi magri
Incatenata nuda alla porta girevole di un grande magazzino
Ciglia lunghe e rossetto sbavato
La tortura della ruota
Cristo glamour per gente distratta nel centro affollato della città

Sei, sei sola, sul palmo della mano, sei sotto tiro
Sei, sei sola, sul palmo della mano, sei sotto tiro

Movimento! Velocità!
Colori squillanti!
Bottiglie rotte e lampadine bruciate!
Serialità! Mesmerismo!
Occhi bianchi sul pianeta terra!
Gli scaffali del supermercato crollano sul consumatore ignaro

Gridano le ruote sul pavimento del centro commerciale

Che schifo questi anni che striscian sulla pelle
Vermi che si cibano di lusso e ipocrisia
Che orrore questa vita fatta merce da piazzare
Questo mondo di miseria mescolata alle illusioni
In un'epoca assuefatta alla paura
I nostri desideri si trasformano in minacce che attentano alle vite sempre uguali
In un'era paranoica ed ossessiva
Politici, banchieri, contabili, di notte bevete il mio veleno