Dopo la tempestaDopo la tempesta
(G. Bella/ A. Salerno)
Tu cosa ne sai
Del vento caldo che vorrei
Delle mie nuvole bianche e nere
Del mio gabbiano e le sue scogliere
E cosa ne sai
Io DomaniIo domani glielo dico che non l'amo,
gli confesso che al suo posto ci 6 tu.
Ho lottato contro l'attrazione delle tue mani
mi facevo scudo con un sentimento che era spento.
Montagne verdiMi ricordo montagne verdi e le corse di una bambina
Con l'amico mio più sincero, un coniglio dal muso nero
Poi un giorno mi prese il treno
L'erba, il prato e quello che era mio
Scomparivano piano, piano e piangendo parlai con Dio
Quante volte ho cercato il sole
Quante volte ho mangiato sale
Nessuno MaiNessuno mai, nessuno mai, nessuno, nessuno
telefonarmi tu non puoi perché a quest’ora
tocca a lei starti vicino.
Così nessuno mai, nessuno mai, mi tiene la mano
nel buio affiora la paura e mi addormento coi complessi di un bambino.
Sogno e risogno la vita mia, gli errori fatti che rifarei
i nostri patti riguardo a lei, ma se non l’ami perché ci stai
lei si serve di te mentre io ne ho bisogno per vivere
Rio de JaneiroSi va, col la marea di sale e miele
Distesi sul pattino come due vele
Riccione nello notte non so perché
Ricorda vagamente un sogno leggero
Rio de Janeiro vero
Poco a poco, passo passo
Come un massaggio
Sicilia Antica
Fra mare e ciuri nascisti tu,
terra d'amuri nun mori cchiù.
Campi di granu bruciati do suli,
unni lassai 'u primo amuri.
Sicilia antica dellu mi cori
quanti ricchezzi ch 'a'tteni tu!
Tanti AuguriNiente ormai che ricordi noi
quella casa che era mia,
c'è già scritto "affittasi" ed io,
passo lì davanti e vedo che,
il fiore che ho piantato
l'anno scorso insieme a te è fiorito.
Tanti auguri a te,
Uomo bastardoQuello che adesso chiami amore
Sarà un'amara verità
Lei ti fa sentire un uomo
Non sei neanche la metà
Accettarlo adesso è dura
Con un'altra donna no
Io dividerti non posso
Perderei la stima in me