- I sonic youth
Adesso si vedono bene i limiti di questo posto, dell'infinito
frammenti di un discorso che finisce prendendo un aereo.
C'è un deserto e accanto c'è un campo di calcio regolamentare
non c'è bisogno di stelle luminose per riconoscere il nord.
Nel deserto fiorirò e all'alba, all'alba mi alzerò, per andare al lavoro.
Possano questi pianti rompere le dighe
arriverà un ciclone forse ci lascerà stare.
- 40 KM
Cammina inciampando sulle radici,
perso sotto i lampi del Messico o negli eterni ritorni a casa dei suoi.
Senza volere raccogliamo le risonanze del nostro tempo dentro di noi,
così tanti desideri e pareri. Sorridi e fermati solo quando sanguini.
Cercasi persone con esperienza lavorativa tra Ferrara e la Luna,
cercasi esperti di marketing e cerco le coordinate nel cielo per ritrovarti
appena fuori città tra papaveri a perdita d'occhio,
camion che passano, due che si baciano sulla bocca di nascosto,
- C'eravamo Abbastanza Amati
C'eravamo Abbastanza Amati by Le Luci Della Centrale Elettricac'eravamo abbastanza amati
poi siamo volati su dei campi di grano rettangolari
non pensarmi non pensarmi
mi dicevi mentre atterravi
tra i tuoi capelli dei fiori di camomilla
dei fiori diventavano rossi
i tuoi 23 anni i miei 26 anni
alla radio hanno detto che i nostri corpi hanno causato solo alcuni rallentamenti i tuoi 23 anni i miei 26 anni
- Dolce amore del Bahia
Ieri ho incontrato la mia formica,
mi ha detto che sono pazzo.
Io, con occhiaie profonde
e un principio di intossicazione.
Io non ricordo che occhi avevi,
io non ricordo che occhi avevi l'ultima volta che ti ho insultato,
l'ultima volta che ti ho lasciato, ma io sono stato,
io sono stato, io sono stato dove tu mai.
- Fare i camerieri
Ti porto sul ponte più bombardato d'Europa
Con la mia macchina non catalitica
Negli autogrill a dormire, a perdere il cellulare,
Sull'autostrada del sole a farci abbandonare
Fare i camerieri a Parigi, a New York, a Belgrado,
Fare i camerieri a Parigi, a New York, a Berlino, a Hong Kong,
Vieni con me a correre sulla circonvallazione,
- Firmamento
Vite stravolte, braccia ancora aperte, città da lasciare, i lineamenti cambiare
camminare nell'erba alta dietro la sala prove
cose da condividere, da vivere, da perdere
invisibili agli occhi inaccessibili al cuore.
Strade aperte e strade perse
Strade perse e strade aperte
Andrea sta bene non è niente non è niente.
- Fuochi artificiali
e il vapore acqueo delle nostre illusioni
con le costole fragili come certi balconi meridionali
come le repubbliche democratiche fondate sui telespettatori
e certi cieli bianchi bianchi come i tuoi polsi quasi trasparenti
è notte non brillano i capelli per quanto decolorati, per quanto sporchi
e in macchina sull'argine stavamo volentieri scomodi
ad appannare i vetri, a disegnare dei profili
- I nostri corpi celesti
I nostri corpi celesti i nostri arrivederci scritti sui vetri rotti
le periferie lunari i nostri compromessi storici per non ferirci
e ti ricordi che nostri sogni sfioravano i soffitti
e le trasformazioni le nostre new york interiori
e i mazzi di fiori ai bordi delle strade provinciali
e poi le ali le ali le ali che ti escono dalla schiena
e le polveri sottili dei nostri cuori neri
e ti ricordi che i nostri cieli arrivavano ai soffitti
- L'amore ai tempi dei licenziamenti dei metalmeccanici
Era per questioni condominiali e sentimentali
per disegnarti sulla schiena delle strisce pedonali
per distruggere una fabbrica perché troppo malinconica
era per i tuoi occhi all'ufficio degli oggetti smarriti
fare l'amore nei container e i vari ricordi
e non poterti raggiungere perché ci sono le targhe disperi
e i nostri venerdì neri i tuoi miracoli economici
e i lunedì difettosi accompagnami a raccogliere i petardi che non sono esplosi
- La Gigantesca Scritta Coop
Fammi i tuoi discorsi metafisici
sui fori dei piercing che si richiudono,
sugli occhi spenti con gli estintori,
sui conti correnti coi cognomi finti.
Sarà la prima volta che non andrò a votare,
sarà la prima volta che non andrò a puttane.
- le ragazze kamikaze
E se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti tu non preoccuparti tu non preoccuparti
e se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti tu non preoccuparti tu non preoccuparti
guardare i fuoristrada che si incastrano nei vicoli e misurarci i battici cardiaci coi sismografi
chiedere cose da dirmi e da tirarmi
e se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti tu non preoccuparti tu non preoccuparti
falliscono le compagnie aeree le banche le case discografiche e chissenefrega
come le città che ci telefonano la sera che hanno la voce forte di tua madre
i nostri disagi economici e gli stessi padri che parlano con i cani
- Le ragazze stanno bene
Mezzanotte e i passanti si tengono a distanza
Chiara aspetta con le quattro frecce
Sara che aspetta di cadere incendiando il cielo come un meteorite.
E pensa: sei più bella adesso mentre sfiorisci,
sei come i fondali oceanici che resteranno sconosciuti,
di ritorno dai tuoi viaggi di quattro anni.
Pensa: Guarda qui ci sono tutti i miei punti deboli,
guardami mi lascio dietro degli spazi bianchi.
- Macbeth nella nebbia
Fino a trent'anni avevi gli occhi verdi,
delle ali trasparenti,
padri e madri interiori che ti riempivano di voci.
Adesso hai finito i soldi passano altri inverni invecchiano anche i musicisti anche i tempi postmoderni.
Questa forse è finalmente la notte dei tempi, dei tempi dispari
o quella notte dei quattro quarti di Berlino del Bargheim.
Inutile
inutile proteggersi dai venti forti,
- Nei garage a Milano nord
I semafori cominciavano a lampeggiare
centimetri tra le nostre bocche con un contratto andato a male
le istruzioni per abbracciarsi
e per ballare negli scompartimenti delle metropolitane
sarà l’effetto serra il nostro carcere speciale
le fotocopie del cielo milanese
che Milano era veleno, che Milano era veleno
- Padre nostro dei satelliti
Ingegnere aerospaziale, che sei nei cieli, dacci oggi le nostre linee internet, vite brevi e password indimenticabili.
Padre nostro dei satelliti e di tutti i dibattiti, non c’è niente che mi interessi di meno dell’opinione degli altri.
Santa Maria dei telegiornali in streaming, dei fiumi sacri di informazione, hai visto, gli infelici possono essere pericolosi.
Nostra signora dei naufragi e dei momenti irripetibili e degli schermi accesi
che colorano di azzurro gli interni degli appartamenti.
- Per Combattere L'acne
a notte atomica che ci ha
rimboccato le palpebre
guardare il cielo
malconcio di chernobyl da qui
esprimere desideri
quando vedi scoppiare
navicelle spaziali
o moduli lunari russi o giapponesi
- Per respingerti in mare
Forse il nostro viaggio porta un po' più lontano
tu sorridevi agli autovelox e mi spedivi contro
e spedivi contro il pentagono
i tuoi aerei pieni di armi e di beni materiali
le parole d'amore delle centrali nucleari
e tutti gli altri vietnam
e per le trasfusioni vuoi la vernice rossa perché è più coreografica
quando mi hai detto che sono come l'edera
- Piromani
Guarda il video di "Piromani"
Incendiere farfalle meccaniche, le rose lisergiche,
i nostri pochi orgasmi,
ti ricordi dei combattimenti
fra i cigni finti?
E delle sere a sbranarsi?
- Produzioni seriali di cieli stellati
Per stendere le nostre magliette sbiadite, sui cavi della luce, sulle linee periferiche dei tuoi tram troppo mattinieri e sulle loro vene che si vedono bene. E ridere a dirotto, distributori di sigarette fosforescenti, sulle sedie elettriche le lacrime per inquinare, le piccole e medie imprese appalti e subappalti, sulle tue lune storte i cadaveri degli astronauti e i cani avvelenati produzioni seriali di celi stellati. E i sogni smantellati, deportati in Siberia mentre ti addormenti. Mentre mi parli contribuisci allo scioglimento dei ghiacciai, distribuisci volantini che diventano pavimenti e funerali laici per i civili ed i sistemi nervosi degli elettrodomestici. E i lavavetri per i miei occhi, gli etilometri ubriachi fradici, i platani decapitati, i carriattrezzi con i cuori ammaccati. Per riaggiustarti le dita per i ponti interrotti, i ponti distrutti aggrappati agli aerei dirottati, i nostri migliori anni telecomandati, i giorni pirotecnici, i manganelli telescopici sulle nostre vetrine interiori, tipo protette da infami barriere architettoniche le nostre aspirazioni; quando strattonavamo il mare dove andavamo a farci male - quando strattonavamo il mare dove andavamo a farci male - quando strattonavamo il mare dove andavamo a farci male - quando strattonavamo il mare dove andavamo a farci male? E ridere a dirotto distributori di sigarette fosforescenti, sulle sedie elettriche le tue ansie planetarie, sempre lo scrosciare di chitarre e di file di macchine e di code di macchine e appalti e subappalti sulle tue lune storte i cadaveri degli astronauti e i cani avvelenati produzioni seriali di celi stellati. E i sogni smantellati, deportati in Siberia mentre ti addormenti.
- Punk sentimentale
C'era pieno di gente che esaminava il cielo
avevano sogni brevi in bianco e nero.
La tua casa l'ho rivista era un lampo bianco sporco
vista dal treno le ricostruzioni storiche erano con scarpe
di cemento sul fondo del Tirreno.
L'amore si muove secondo un meccanismo simile
a quello del mare, strana questa cosa che respiriamo
- Questo scontro tranquillo
E a Milano non va, a Milano non va sta a Piazzale Loreto.
E' davvero così bello tutto questo disincanto, questo scontro tranquillo?
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so.
Ma ci sarò io, arriverò, felice da fare schifo e libererò tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti.
E a Roma non va, anche a Roma non va vive vicino a Ostiense.
E' davvero così bello questo ironico distacco, questo scontro tranquillo?
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so.
Ma ci sarò io e arriverò, felice da fare schifo e libererò tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti.
- Sere feriali
Perchè non ci siamo rincorsi come nei brutti film ti riposi sopra i cofani delle automobili sotto gli alberi asmatici con i pugni alzati per arrenderci per accenderti le sigarette con i fulmini per rincorrere i tir su motorini elaborati che buon profumo di paraffina dal fumo che ci siamo comprati. Perchè non ci siamo mai rincorsi come dei film melodrammatici di merda invece dei dormitori per i tossici delle sere feriali a verniciare treni in ferma sotto gli alberi stempiati lungo i viali trafficati per sorprenderti per farti fotografare i fulmini per rincorrere i tir per rincorrere i trip per rincorrere i tir per rincorrere i trip su motorini elaborati che buon profumo di paraffina tra il fumo che ci siamo comprati. attenti ai gatti con l' aids attenti ai gatti con l'aids ai passanti che gettano i cervelli dal cavalcavia sui nostri pomeriggi troppo lunghi troppo azzurri e attenti ai gatti con l'aids attenti ai gatti con l'aids ai passanti che gettano i cervelli dal cavalcavia sui nostri pomeriggi troppo lunghi troppo azzurri
dormitori per i naufraghi delle sere feriali e provinciali turisti nei tuoi inferni sproporzionati fuori dai finestrini per fotografare le braccia e le lamiere storcersi e poi dirmi guarda come siamo friabili e guarda come siamo friabili friabili
- Summer on a solitary beach
Passammo l'estate
su una spiaggia solitaria
e ci arrivava l'eco
di un cinema all'aperto
e sulla sabbia un caldo tropicale
dal mare
E nel pomeriggio
quando il sole ci nutriva
- Ti vendi bene
I ragazzi si erano dispersi nella notte fredda
questa volta il somigliare agli altri non la salva
i ragazzi si erano dispersi nella notte fredda
questa volta il somigliare agli altri non le basta
Bandiera rossa sventolerà, ma solo sulla costa del mare in tempesta
qualcuno gridava la luna al popolo
poi la mattina fa il rumore di una saracinesca che si alza
- Un bar sulla via lattea
C'incontriamo all'incrocio della via dove c'è la stella rossa dell'agenzia pubblicitaria;
c'incrociamo ogni tanto in macchina sulla via Lattea,o era la via Emilia?!
E tu dormivi per finta..
C'incontriamo al terminal dove partono aerei per un pianeta senza acqua e senza vita di provincia,
eravamo 4 o 5 amici in un bar sulla via Lattea,o era la via Emilia?!
- Una guerra fredda
E gli strascichi delle nostre ombre lunghe
come tutta via venti settembre
io ho ancora le tue nausee
noi respiravamo forte con le transenne tra le costole
che il nostro ridere fa male al presidente
tu parlavi di risorse illimitate della tua pelle rovinata
di eclissi per non rivederci
che a forza di ferirci siamo diventati consanguinei